Arrivati: 14° migrazione guidata dall'uomo completata con successo e molti momenti importanti
Newsletter 24/07/2021
Il 1° settembre, dopo un viaggio di 14 giorni, il Waldrappteam è arrivato con 28 giovani ibis eremita ai margini dell'area protetta WWF Oasi Laguna di Orbetello nel sud della Toscana. Già al momento dell'atterraggio, gli ibis selvatici si sono uniti al gruppo dei giovani uccelli condotti fino a qui. Hanno così raggiunto il loro sito di svernamento. Per il momento rimarranno qui fino a quando, tra due o tre anni, torneranno nella loro zona di riproduzione in Austria per allevare la prole.
Per le due madri adottive Helena Wehner e Katharina Huchler è arrivato il momento di dire addio. Per cinque mesi hanno passato giorno dopo giorno con gli ibis. Durante questo periodo, non solo si è sviluppato uno stretto legame sociale tra i giovani uccelli e i loro genitori adottivi umani, questo legame è reciproco. Le due madri adottive sono sí felici di vedere i loro uccelli finalmente integrati nella popolazione selvatica europea, ma l'idea di doverli lasciare tra qualche giorno fa comunque un po' male.
Fronti di pioggia, temporali e condizioni di vento difficili hanno influenzato il corso della migrazione. Eppure, doveva essere la migrazione più riuscita finora, perché il pilota professionista Walter Holzmüller, che già partecipava alla migrazione per la dodicesima volta, sapeva come scegliere il giorno giusto per ciascuna delle cinque tappe della migrazione. Così, abbiamo raggiunto la zona di svernamento in cinque fantastiche tappe di volo e senza alcun incidente.
Le cinque tappe di volo hanno coperto una distanza di 770 km. Il Passo Vizze (2.246 m) al confine tra la Zillertal e l'Alto Adige é stato sorvolato a più di 2.800 metri di altitudine. Su un campo d'aviazione a Novacella, vicino a Bressanone, le condizioni di vento sfavorevoli ci hanno costretto a fare una pausa di quattro giorni. Nella tappa successiva, invece, passando per le Dolomiti fino a Thiene, ai margini della Pianura Padana, grazie ad un vento di coda favorevole, abbiamo raggiunto la nostra più alta velocità media di volo di sempre, 58 km/h, con massime fino a 78 km/h. I due piloti concordano sul fatto che le condizioni del vento erano molto favorevoli.
I due piloti sono d'accordo peró anche sul fatto che i veri eroi di questa migrazione sono stati i 28 giovani uccelli e le loro madri adottive. La metodologia della migrazione umana è stata ottimizzata costantemente negli ultimi anni. Tuttavia, tutti noi non ci aspettavamo che gli ibis eremita fossero così motivati e affidabili come lo sono stati quest'anno. Anche nel difficile terreno delle Alpi e degli Appennini, gli uccelli hanno seguito il velivolo in modo affidabile. Per lo più hanno volato in un volo di formazione a risparmio energetico, ma si sono anche lasciati trasportare nella regione dei ghiacciai delle Alpi dello Zillertal insieme ai velivoli nelle correnti ascensionali.
La caccia illegale in Italia rimane una grande minaccia per i nostri ibis. Il rischio di abbattimento colpisce anche questi 28 giovani uccelli dopo il loro rilascio. La madre adottiva Helena Wehner ricorda un incidente durante l'addestramento al volo nel quale abbiamo perso un giovane ibis. Mi sembrava di perdere un amico. Helena dice: "L'idea che uno dei nostri uccelli venga abbattuto illegalmente e debba morire in modo così insensato è molto dolorosa per me. Non solo mette in pericolo la sopravvivenza di questa specie, ma spegne anche una vita piena di speranza".
Foto: Arrivati! La madre adottiva Katharina Huchler, il leader del progetto e pilota Johannes Fritz, la madre adottiva Helena Wehner e il pilota Walter Holzmüller.